gustatevi questo!
e grazie Erika!
(e Antonio, il presidente, Nunzia, Nicola, Enrica, Roberta Annalisa, Allegra, Ilaria e tutti!)
THE GIRA from Erika Bastogi on Vimeo.
Alberto
Per far capire che cos’è un viaggio con TheGIRA, la cosa migliore è far parlare chi questa esperienza l’ha provata. Come Federica. Che due mesi dopo, in un post su facebook ha raccontato così la sua storia:
Oggi mi è successa una di quelle cose che mi faranno addormentare col sorriso.
Ero a lavoro, da noi funziona che ricevi una mail quando ricevi qualcosa per posta. Non avendo ordinato nulla da Amazon ero piuttosto stupìta, ho pensato che doveva esserci un errore, oppure chissà, qualche essere umano pentito che voleva scusarsi in qualche modo. Mah! Cerco il mio nome in mezzo ai pacchi, non trovo nulla. Ci resto quasi un po’ male, faccio per andarmene sconsolata e mi dicono che ho ricevuto una busta. Me la consegnano.
Una scrittura tremolante componeva il mio nome e un pensiero è volato subito alle mie nipotine. Dello scotch sugli angoli della busta ? Quel dettaglio mi ha fatta sorridere, la cosa si faceva sempre più interessante. In alto a destra un francobollo: Ancona. La mia mente scende nelle Marche, luglio 2015, ma ancora non capisco.
Apro la busta.
Con le dita, sento che sono delle foto. Senza nemmeno guardare, ancora più stupìta, capisco.
Resto a bocca aperta.
E quasi mi commuovo per il gesto.
Quelle foto me le scattò un vecchietto, incontrato per caso in un pomeriggio di sole all’angolo di una strada in un paesino di cui non ricordo il nome. Incominciò a gironzolarmi intorno incuriosito dal mezzo con cui viaggiavo, il mitico calessino blu. Cominciò a parlarmi, a farmi un mucchio di domande, a parlarmi di fotografia, restò li almeno due ore. A un certo punto disse: “Voglio farti delle foto. Vado a prendere la macchina fotografica, resta qui.”
Dopo un quarto d’ora tornò con la sua macchina analogica, cominciò a puntarmela addosso diverse volte, con le braccia e le mani tremolanti, ma felice. Poi disse, porgendomi un pezzo di carta a caso:
“dammi il tuo indirizzo, te le manderò.”
E così fu.
❤
#thegira #laprima
Ci sono ricordi che restano nel cuore.
Alberto
We’ve setup 2 back and forth ways between Lille and Montpellier…
The Gira has think about a possible route, mixing historical places, wonderful landscapes, cities to see, and also scenic roads, aith a good balance of beelines and hairpins curves: the West Road!
More over, just read from end to beginning i f you choose to go from Lille to Montpellier!
Leaving Montpellier, go towards Rodez, through the Parc Naturel Régional des Grands Causses, across Larzac, pass under the pont de Millau, for a first step in Conques (after a stop in Musée Soulages de Rodez).
Next day,
let’s got to Bergerac, across Périgord and the vallée de la Dordogne, and don not forget to visitSaint Cirq Lapopie..
The third day, heading North to cross the Parc Naturel Régional Périgord Limousin, towards Poitiers, and his historical center, after visiting Angoulême.
Then, still heading north, go the Loire Valley for visiting all castles (Azay le Rideau, Amboise, Chenonceaux et faire une étape à Chambord)
Leaving the Loire to get around Paris by West, via Chateaudun, Chartres, and Dreux
Then we can go to Tréport on the côte d’albâtre, after crossing Rouen.
The last day, we reach Lille, via Abbeville and Béthune.
The Gira dans le Midi Libre…
à lire ici : 16-05-16-MDL-LODEVE-8-L2—
quello che mi piace di queste avventure, è che liberano la creatività delle persone.
Ho visto foto stupende. Angoli di osservazione inattesi. E armonie
In questo spazio riporterò qualcuna delle immagini che ho amato di più. Senza far torto a nessuno, naturalmente.
Alberto
I’ve been lucky enough to make the first 2016 adventure between Milano and Amalfi, last week (from 13 to 17 of may).
I did not really what to expect, but it’s really a creative and fun adventure .
First, drive the Ape Calessino is an experience : feeling to have a scooter handlebar (left hand for gear change, pedal brake under right foot, throttle at right hand), but without any balance problem, a big windshield to protect you, but still being outside in the air (more over when you’re in convertible mode). The rickshaw sticks to the road, and being close to the ground makes you feel faster than you really are (anyway, you won’t go more than 64 km/h)
On the road, you see landscape under a new point of view and it’s better to stay concentrated in the hairpins of the Appenines mountains (where event the GPS gest lost) or in the curves over the Cinque Terre’s clifs!
Hopefully, some bigs beelines towards Pisa gives you some rest, and offers the opportunity to improve your average speed! Napoli is still a long way to go !
At every stop, in Tuscany village, or at the gas station, nobody believes you when you explain going from Milano to Napoli “con questa macchina”. But everyone find your vehicle “bellissima”, and his small size allows you to park almost everywhere, and approach easily all the Italy’s hidden treasures.
Easy to find your place in the town’s traffic. Other drivers are curious and let you go without any problems. It’s a little bit different in Napoli, where the driving rules seems to have evolved differently than from the rest of the country. Negotiating roundabouts will make you sweat, and think to use paved street with moderation. Do not forget to attach firmly your phone on the dashboard (a scotch tape will be helpful to avoid jumping smartphone).
Travelling in group, the web page with realtime position of everyone, is of great help.
Wifi onboard is also nice : book your hotel, keep in touch with others, find the next gas station
Be cautious, technology is not always reliable. Paper map, working without energy or 4g network can save your life. When you discover, in the middle of nowhere, that your phone which was supposed charging get only 1% battery left, you will repent to have forgotten your Michelin Map at home!
So, after 5 days on the road, more than 1100 km, italian’s expressos, pastas with unknown names, but delicious, incredibles pizzas, breath taking landscapes and historics buildings everywhere, you get the feeling to have been gone since 3 weeks. And you are attached to your rickshaw, and wonder why you don’t go further, just few hundreds kilometers more…
Laurent
Non so se lo sapete com’è nata TheGIRA.
Nel 2014 Gabriele, che uno che fa un lavoro molto “inquadrato” -ma evidentemente, come si dice qui a Milano, “non ci sta dentro”, perché poi fa tutte le cose più pericolose del mondo- è andato in vacanza in India, e ha partecipato alla Rickshaw Run. 3500 km, in I-N-D-I-A in tipo due settimane! Ma avete presente?
E’ tornato un po’ stanchino (cit. Forrest), però parlando con Massimo, il fratello, ha detto: “gran figata! certo che in India è un po’ troppo di tutto…”. E insomma. non si sa bene come né perché, qualcuno ha detto: “però, pensate la facessimo in Italia! che è così bella! e se sei un turista e la vuoi girare alla fine ti impacchettano e che cosa ti portano a vedere? Roma, Firenze e Venezia, dietro a una guida con un ombrellino rosso! E tutto il resto? ma ti immagini?”
E così, tra immaginazione e immaginazione, Massimo -di solito molto serio anche lui, pensate che fa il SI-EF-O, quello che tiene i conti!- ci si è messo. Ha chiamato Francesco (un altro di svariati interessi, buoni studi e tanta fantasia), l’ha coinvolto e si sono messi a studiare come fare questa follia.
Cominciando a parlarne, hanno trovato Euan, aka il presidente, che un rickshaw l’aveva già davvero, a casa sua! sì, lo so, è tutto incredibile! Ma Euan aveva comprato un tagliaerba a tre ruote così per conto suo, da tenere in casa. E pensare che anche lui, che parla tutte le lingue del mondo compreso il greco moderno e il copto antico, è una persona rispettabile …
E poi Veronica. Che ci ha visto un’opportunità interessante per agriturismo.it il sito (e l’azienda) che ha fondato anni fa, mentre faceva la mamma (e che mamma!) ma senza mai lasciare il timone.
Per ultimo, sono arrivato anch’io che vi scrivo. E il 14 maggio 2015 siamo partiti. Ora siamo qui e ci proviamo.
Still alive and kicking si direbbe.
E con un po’ di cose da fare. E con incontri nuovi, come Laurent che dalla Francia ha letto di noi e ha pensato che eravamo fuori a sufficienza per avere qualcosa con cui divertirsi. E ora da Montpellier lavoriamo con lui per theGIRA in France.
Ma insomma di nomi ce ne sarebbero tanti da fare. Di chi ci ha aiutato in diversi modi, a chi ha viaggiato con noi e ci ha amato così tanto da tornare o da raccontarlo in giro. Di chi ha investito in questa impresa (un termine con molti significati, scegliete voi il vostro preferito). Di chi ci lavora ogni giorno. Degli amici.
Pian piano, con calma
Still alive and kicking
Alberto
ps. the GIRA è l’acronimo di The Great Italian Rickshaw Adventure … ma the GIRA ci sembrava più immediato e considerando che non saremo solo in Italia …
ps. 2. la foto che vedete qui sopra è quella del primo pre-viaggio di the GIRA, per le colline dell’oltrepo’ fino quasi in Liguria, col mitico Ape Calessino 400 diesel di Euan. Che ha abbattuto anche un Pajero, cammin facendo. Così, per la cronaca.
Certo non siamo più ai tempi del grande Magellano. E non pretendiamo di raccontarvi che vi imbarcherete sulla Nina mentre la Pinta e la Santa Maria vi seguono da lontano. E anche il Beagle, tanto per dire, era già impegnato.
Però non è nemmeno come andare a prendere il caffè al baretto sotto casa.
Da Barcellona a Siviglia ci sono, almeno ad prendere google per buono, circa 1200km. E tutti ci dicono: ma siete sicuri? fa caldo a Siviglia d’estate… e poi sono tanti km … Soprattutto, c’è questo: non l’ha mai fatta nessuno.
Siamo stati, Francesco ed io, a “provarla”. Ma ci siamo andati in auto. Ed è tutto diverso, poi su un tuk tuk.
Lo stesso vale per la Francia. Laurent dice che si può fare. E noi siamo convinti, certo. Però c’è anche questo in più: è una SFIDA! Un challenge direbbero gli inglesi.
Paesi da scoprire, attraversare, gustare, guardare.
E per di più, pensateci: una S-F-I-D-A!
Alberto
p.s. quando l’abbiamo provata, ce l’abbiamo fatta, noi. E voi?
p.s.2: Magellano, fosse nato oggi, sarebbe partito con noi: ogni avventuriero del resto ha bisogno di un’avventura. Meglio se è una GRANDE avventura …
Abbiamo pensato a modi per rendere ancora più piacevole attraversare l’Italia, la Spagna o la Francia. E certamente una delle prime cose è stata la possibilità di viaggiare in gruppo. Con amici.
In comitiva! Accade già naturalmente, specialmente quando si fa qualcosa di così strano. Si cerca di aiutarsi. E in realtà ci si è in qualche modo già “selezionati” in partenza.
Ma oltre a questo abbiamo anche pensato a chi, come le Pink trotters, organizza eventi / raduni / meeting riservati alla community. Una vacanza tra persone con gli stessi interessi, sintonizzati sulla stessa frequenza!
bello vero?
se state pensando che vi piacerebbe viaggiare con loro (è una community al femminile…), vi segnalo che potete farlo in particolare qui. E sapere che le Pink saranno con noi sulla Milano – Catania in programma dal 30 di luglio al 7 di agosto! IMPERDIBILE!
Vi aspettiamo!
Alberto
Cartina. Anche di carta se siete anziani come me. E se ne avete, tirate fuori le vecchie guide Michelin, o gli atlanti del Touring Club. E le vecchie foto di quando avete attraversato l’Italia in 127 nel 1980 … no eh? ve l’ho detto che sono anziano.
Contate che si possono fare 200km di media in un giorno. Ma si può arrivare, all’occorrenza e senza particolari drammi, anche a 300. Occhio però che non tutti i chilometri sono uguali.
Sull’Appennino, o sulla Sila, la nostra apina rallenta molto! ogni tanto vi sembrerà di dover scendere a spingerla. Ma no, non è così. Va ovunque!
La domanda più importante però è: che cosa voglio vedere? sceglietevi due o tre cose che davvero volete vedere e intorno a quelle costruite il vostro percorso. L’Italia è tutta bella! e lo sono anche Spagna e Francia! Per cui non avete che l’imbarazzo della scelta!
e ricordatevi: 200km di media, 300 all’occorrenza. Non in autostrade ne tangenziali! Ricordatevi di mettere nel vostro navigatore, evita autoestrada, evita pedagi.
Aggiungo anche qualche immagine di cartine tratte dai localizzato GPS … così vi fate un’idea!
Alberto