#theGIRAexperience 2

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Per far capire che cos’è un viaggio con TheGIRA, la cosa migliore è far parlare chi questa esperienza l’ha provata. Come Federica. Che due mesi dopo, in un post su facebook ha raccontato così la sua storia:

Oggi mi è successa una di quelle cose che mi faranno addormentare col sorriso.
Ero a lavoro, da noi funziona che ricevi una mail quando ricevi qualcosa per posta. Non avendo ordinato nulla da Amazon ero piuttosto stupìta, ho pensato che doveva esserci un errore, oppure chissà, qualche essere umano pentito che voleva scusarsi in qualche modo. Mah! Cerco il mio nome in mezzo ai pacchi, non trovo nulla. Ci resto quasi un po’ male, faccio per andarmene sconsolata e mi dicono che ho ricevuto una busta. Me la consegnano.
Una scrittura tremolante componeva il mio nome e un pensiero è volato subito alle mie nipotine. Dello scotch sugli angoli della busta ? Quel dettaglio mi ha fatta sorridere, la cosa si faceva sempre più interessante. In alto a destra un francobollo: Ancona. La mia mente scende nelle Marche, luglio 2015, ma ancora non capisco.
Apro la busta.
Con le dita, sento che sono delle foto. Senza nemmeno guardare, ancora più stupìta, capisco.
Resto a bocca aperta.
E quasi mi commuovo per il gesto.
Quelle foto me le scattò un vecchietto, incontrato per caso in un pomeriggio di sole all’angolo di una strada in un paesino di cui non ricordo il nome. Incominciò a gironzolarmi intorno incuriosito dal mezzo con cui viaggiavo, il mitico calessino blu. Cominciò a parlarmi, a farmi un mucchio di domande, a parlarmi di fotografia, restò li almeno due ore. A un certo punto disse: «Voglio farti delle foto. Vado a prendere la macchina fotografica, resta qui.»
Dopo un quarto d’ora tornò con la sua macchina analogica, cominciò a puntarmela addosso diverse volte, con le braccia e le mani tremolanti, ma felice. Poi disse, porgendomi un pezzo di carta a caso:
«dammi il tuo indirizzo, te le manderò.»
E così fu.

‪#‎thegira‬ ‪#‎laprima‬

Ci sono ricordi che restano nel cuore.

Alberto